(Autoproduzione) I Morvigor sono olandesi e a sentire le parole spese per elogiarli nella presentazione in word avrebbero dovuto essere dei geni assoluti. Diciamo invece che sono un gruppo interessante e già questo è un complimento. Nelle loro influenze si può rintracciare tanto black, sia atmosferico che pestato, e tanto thrash di matrice svedese. Lo stesso cantato si destreggia sapientemente tra i due generi, cosa non così facile come si potrebbe pensare… Le tracce sono davvero molto varie ma inspiegabilmente legate tra loro da uno stile omogeneo, dove l’atmosfera regna anche nelle canzoni più tirate. Spesso i suoni che compongono certe tracce come “Interlude” costruiscono canzoni criptiche, fatte di sensazioni stranianti che sembrano non appartenere a nessun riferimento preciso. Poi altre tracce, come “Blood Of The Pelican” sono più strutturate e semplici ma non per questo meno dirette ed espressive. In fin dei conti, senza scomodare molti generi forse bisognerebbe solo limitarsi a dire che questi olandesi vanno per la loro strada e a me personalmente la direzione intrapresa piace molto. Davvero strano che nessuna etichetta se li sia accaparrati… Speriamo che le cose cambino e in fretta.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10