(Naturmacht Productions / Rain Without End Records) È il secondo lavoro del duo italiano Morwinyon. Un black metal tanto brutale quanto atmosferico e suggestivo, tanto che la violenza diventa una decorazione, un elemento di contorno, un fervente abbellimento di un dipinto sonoro più ampio, più completo, più avvolgente. È la natura l’oggetto dell’album, una natura che soffre, che geme, che urla troppo silenziosamente, mente il genere umano continua a violentarla, torturarla, devastarla. È brutale, viene sferzata da linee vocali laceranti, è disperazione resa bellezza sonora la opener e lunghissima “Devouring Flames”, mentre “Wastelands” lascia emergere un profondo senso di tristezza, una infinita malinconia, attraverso un black ricco di magia, di atmosfera scenografica e sognante. Black è più efferato, ma con una componente ambient più mistica in “An Agonized Look”, un sentiero che conduce verso una convergenza molto melodica… questo prima di lasciare il posto a ”Indifference”, quasi un’evoluzione delle sonorità di acts quali Lustre, una dimensione sonora che dipinge la meraviglia natura, pennellata dopo pennellata, rifiutando quelle orribili macchie che la realtà continua ad gettare su una tale incantevole bellezza. Poi, quasi tutto ad un tratto, ecco che dilaga la pace, una quiete quasi cosmica nella favolosa e conclusiva “Quiescence”. Musica alimentata da aridi deserti in galoppante espansione, da fiamme che bruciano la vita, soffocano l’orizzonte e provocano letali siccità. Musica che soffre per ogni pugnalata inflitta ad un morente ecosistema, ad un pianeta ormai a brandelli. Ma, scavando nel profondo, ecco che certe melodie preludono ad una speranza, ad una rivincita, ad una riconquista… ad una natura tanto vittima quanto violentemente vendicativa!
(Luca Zakk) Voto: 8/10