(Ripple Music) I Mothership sono un’odierna ed onesta band americana di hard rock e rock blues stile anni ’70. “Mothership” mette in mostra un trio, fondato dai due fratelli Kells e Kyle Juett (ovvero chitarra e voce e basso e voce, rispettivamente), completa la batteria di Judge Smith. Kyle è il maggiore e si racconta che i due fratelli all’inizio furono aiutati da loro padre John. L’esordio è dirompente e svela un’energica alchimia sonora, creata con ingredienti tipo ZZ Top, Led Zeppelin, Pentagram, Black Sabbath, Thin Lizzy, AC/DC, qualcosa dei Deep Purple, di sicuro gli UFO e via discorrendo. Insomma è il tipico sound rock degli anni ’70, quello nato dal blues ma troppo ribelle e su di giri per tenere quella forma specifica e che iniziò a camminare da solo e sempre più lontano da suo padre. Piacevole la semi lisergica, rovente, sabbathiana ed hendrixiana (Jimi entra spesso in gioco nelle dinamiche di Kells) opener “Hallucination”. “Cosmic Rain” ha un incedre fin troppo scontato, ma è un muro sonoro. “City Nights” espone le radici del blues e si pavoneggia con un carattere rock ‘n roll e ZZ Top. Si va avanti per altre cinque canzoni e oltre tre quarti d’ora di fuoco. Tre quarti d’ora bollenti, da scottarsi. Non sono canzoni banali, di sicuro non hanno niente di nuovo e sono dannatamente old style, ma sono otto canzoni suonate bene. L’impatto è spietato, il sound è energico e pompa note a pressioni insostenibili. I rocker legati alle sonorità dei “bei tempi” non dovrebbero trascurare questo lavoro.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10