(Stickman Records / Det Nordenfjeldske Grammofonselskab) A seguito dei vari confinamenti e interdizioni nello spostamento delle persone dovuti al Covid-19, i Motorpsycho si sono posti domande sul proprio futuro e semmai ne avessero avuto uno. Una situazione comune a molti essere umani dal 2020 in poi. La reazione a certi interrogativi ha generato questo materiale che nasce in uno studio improvvisato o quanto meno senza tutte le attrezzature necessarie per costruire certe architettoniche composizioni, alle quali la band si è concessa da qualche tempo. I Motorpsycho offrono una discografia vasta e nella quale hanno toccato più punti di stile, tuttavia “Yay!” è la naturale reazione a quei giorni di impedimenti e costrizioni, nonché una fisiologica semplificazione del creare musica rispetto agli ultimi maestosi e architettonici album. “Yay!” consta di dieci pezzi i quali hanno tutti un taglio tra l’intimista, il sognante e a grandi linee correlato con il pop psichedelico degli anni ’60 e il cantautorale. “Cold & Bored” e “Sentinels” aprono “Yay!” proprio con un senso di autoanalisi, un ripiegare su sé stessi con chitarre acustiche e leggiadre. Un tratto neo-folk contemporaneamente immediato e semplice, è l’aspetto che collega diversi momenti dell’album. Si pensi a “Dank State” oppure alla ‘dylaniana’ “Rest Again (Norway shrugs and stays at home”) e la campestre “Loch Meaninglessness & the Mull of Dull”. I momenti meno introspettivi presentano soluzioni come “W.C.A.” che nella sua robusta gamma di suoni denota comunque un incrocio tra un sound west-coast e folk e ciò vale anche per “Hotel Daedalus”. Poi la sintesi, il senso totale dell’album giunge con i circa due minuti strumentali di “Scarecrow” che funzionano da introduzione alla conclusiva “The Rapture”. La canzone è, in fatto di stile, voce e chitarre acustiche alle quali dolcemente entrano in aggiunta gli altri strumenti che abbinano tutti gli elementi di genere summenzionati e ne creano un modello finale chiaro quanto temporalmente legato agli anni ’60.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10