(Amor Fati Productions) Una band che fa sul serio e che se ne frega completamente del ‘buonismo melodico’ tipico dei metalhead svedesi. Mylingar è un esempio di black-crust-noise caotico, avverso e rumoroso. Il sospetto è che “Döda Själar” sia quel genere di album che o piace oppure no e con una statistica possibilità che la seconda sia più ampia della prima! Sound marcio, voci catastroficamente cavernose e ai limiti di un ringhio, una produzione che… ci mette del suo! Basso, chitarra e batteria sono un impasto e non solo nelle fasi caotiche asfaltate dai blast beat, anche i momenti ‘slow’ sembrano un catramoso esempio di black-noise. Il tutto però si manifesta come un muro sonoro e parimenti una tempesta degli inferi. I Mylingar vanno avanti così per almeno 40′, cioè con distorsioni che sanno essere bituminose o dissonanti, con un effetto che rende il suono amorfo e fatalmente underground. Una totale irriverenza perpetrata attraverso distorsioni e suoni dalle frequenze basse e con un modo coraggioso di proporre un discorso estremista, col tentativo di darvi un senso e magari una vera direttrice. Un album sfiancante, divorante, nettamente estremo e totalmente lercio.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10