(Rockshots Records) Se il debut “Invisible Enemy” si giocava su coordinate tutto sommato maideniane, per il proprio secondo disco i finlandesi Mysterizer si spostano su più sicure atmosfere power: “The Holy War 1095”, che immagino dedicato alla prima Crociata (dico ‘immagino’ perché il package promozionale è avaro di informazioni), ha un buon tiro e piacerà agli estimatori delle sonorità scandinave. Ritmo sostenuto, tastiere scandinave di sottofondo e un refrain maestoso per “Burn Witch Burn”; toni sacrali in “King of Kings”, riverbera di Altaria e Celesty la bella “Last Stand Hill”. Sempre tastieratissima, energica, nel finale trascinante “Sin After Sin”; peccato che la linea vocale di “The Fountain of Immortals” sia un po’ lamentosa. Il disco si riscatta con la trionfale “Heroes”, che incastona nell’andamento veloce un ritornello più lento e maestoso; anche la titletrack, posta in chiusura, fonda sulle keys la propria epicità. Molte lodi vanno al singer Tomi Kurtti, che nonostante il cambio di genere non ha perso la propria attitudine dickinsoniana. Apprezzabile!
(René Urkus) Voto: 7,5/10