(Scarlet Records) L’etichetta italiana Scarlet Records offre spazio al debut album di questa formazione greca e tra i sei elementi si distingue sulla distanza Marialena Trikoglou, cantante dalla voce angelica e capace di tonalità importanti. Affiancata da Kostas Mexis all’altro microfono che prende però meno spazio nell’economia vocale, i Mystfall sviluppano un symphonic metal con momenti fiammanti con i cori altisonanti e solenni, contornati dalle tastiere di Dida Racotoarison che sviluppa tutta la base sinfonica. Dal punto di vista del comparto strettamente metal, le chitarre si fanno sentire, non suonano infatti come tastiere aggiuntive. C’è qualcosa di interessante in queste canzoni che sembrano tutte essere dei crescendo, come un lievitare verso momenti importanti o con un certo pathos. Si avverte qualcosa dei primi Epica ma i greci suonano in maniera più ‘muscolare’ rispetto agli olandesi o comunque sono più rocamboleschi sia nelle atmosfere che in qualche progressione che intreccia le melodie a riff cadenzati e pattern ritmici che si sommano proprio ai riff. Pochi i pezzi memorabili, cioè quelle canzoni che entrano subito in circolo nel sangue e dunque ai neuroni dell’ascoltatore. C’è “Silence” che suona come una ballad che monta verso un’amtosfera altisonante. “The Balance of Time” si comporta quasi allo stesso modo. Tutto sommato dopo qualche ascolto questo album mostra ogni suo scorcio. I sinfonismi, i momenti d’atmosfera e quella voce, potente, celestiale, sempre perfetta.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10