(I Hate Records) Le Mystik (al tempo dell’incisione del disco i ¾ delle componenti erano donne, ora il quartetto si divide equamente secondo il genere) esordiscono dalla Svezia con un compatto disco di speed metal a tinte fosche. La martellante opener “Into Oblivion” mostra una certa somiglianza di tono fra Julia von Krusenstjerna, cantante e chitarrista della band, e Doro Pesch; arrabbiata e serratissima “Nightmares”, mentre “Gallows Hill” ha degli intensi elementi horror metal. Chitarre acide e cattive nei solos di “Hellish Force”, mentre “Bleed for the Night” dialoga maggiormente con il metallo classico. Nella traccia autotitolata sembra quasi di sentire i Warlock; il disco si conclude con una breve, ma sentita, invocazione a Satana. In un genere conservativo come lo speed è difficile dire qualcosa di nuovo, lo sappiamo tutti, ma le Mystik ripetono molto bene cose già dette.
(René Urkus) Voto: 7/10