(Nordvis Produktion) Nachtzeit, la mente di Lustre, torna con il suo lato oscuro ed estremo, quello selvaggio e privo di pulizia sonora. Dopo “Där Föddes En Längtan”, l’EP dell’anno scorso, ecco altre quattro tracce essenziali le quali sono affidate ad un sound più sudicio e primordiale. Ovviamente è impossibile che questo artista non divaghi verso la sua vera vocazione, quell’atmosferico inquietante tipico della sua principale direzione artistica, ed quel breve brano strumentale “Över myr och mark” offre una conferma assoluta. Le altre tre tracce sono feroci, tirate, senza respiro… con un singing violentissimo, disumano, devastante: ma per quanta violenza ed istinto animale siano annegati in questi brani, è impossibile non percepire costantemente quel senso trionfale, quella decadenza senza fine, mentre la musica è spietata, fredda e crudele ma anche suggestiva, coinvolgente e calda, cosa evidenziata da quelle linee di basso in sottofondo percepibili in maniera intensa sulla conclusiva “Där allting har sin början”. Lo dissi per il precedente lavoro, e lo devo confermare, senza alcun dubbio. Se Lustre è un progetto che non può essere escluso dalla cerchia del black metal, allora questo alter ego, questa surreale nemesi, questo progetto Nachtzeit è la risposta finale e definitiva.
(Luca Zakk) Voto: 8/10