(autoproduzione) Colui che ha curato gli effetti scenici per i Mayhem, l’artista visuale Nader Sadek, ha realizzato un album intitolato “In the Flesh” nel 2011 e la versione live, “Living Flesh”, dopo due anni. In quei due album oltre a Flo Mounier alla batteria (Cryptopsy) e Rune Eriksen (ex Mayhem) alle chitarre, faceva parte del progetto anche Steve Tucker (ex Morbid Angel). In “The Malefic: Chapter III” Flo e Rune, insieme ai testi e al concept di Nader, si esibiscono con Travis Ryan (Cattle Decapitation) alla voce e Martin Rygiel (ex Decapitated e Vader, il quale ha anche missato e masterizzato l’EP in questione). “Deformation by Incision” e “Carrion Whispers” sembrano due canzoni estreme, tiratissime, segnate dai colpi mortali di Mounier, ma di più non sembrano avere. Due composizioni vuote. Ben diverse “Entropy Eternal” e “Descent”, dove il sound generale è molto più curato e smussato. Entrano in gioco come ospiti Alex Webster, in “Deformation by Incision” e il bassista attualmente in tour con i Cryptopsy, Olivier Pinard in “Carrion Whispers” e poi anche Andreas Kisser (Sepultura) e Bobby Koelble (chitarrista in “Symbolic” dei Death) e Carmen Susana Simões (vocalist di Ava Inferi) per il brano “Descent”, inquietante canzone dall’armonica coesione di chitarre lancinanti e nervose che tinteggiano l’atmosfera di pura malattia e corruzione dei sensi per oltre sette minuti. “Entropy Eternal” ha un inizio che ricorda tante composizioni death metal dei primi anni ’90. Una partenza sfibrante, incattivita da un assolo appestato di morte e poi le innumerevoli variazioni e accelerazioni che divampano e pongono il songwriting in equilibrio tra soluzioni death metal odierne e di venti anni fa e il tutto attraverso la modernità dei suoni. L’EP esce in allegato tra novembre e dicembre ad alcune riviste (Decibel Magazine, Terrorizer Magazine e Legacy Magazine) e poi in digitale a dicembre.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10