(Nuclear Blast Records) Avete in agenda il numero di un buon fisioterapista? No, anzi, di un buon ortopedico! Ve lo auguro! Perché dentro questi diciotto minuti scarsi, dentro questa furia assassina, in questo concentrato di aggressività perversa, le vostra povere ossa, in particolare spina dorsale la cervicale, saranno messe a dura, durissima, prova! E per non smentirsi, ecco che la opener “Imposing Will” è da subito un violentissimo pugno in faccia, senza rispetto, senza educazione alcuna! Ma in tutti questi brani, che singolarmente a stento passano i due minuti di durata, i Nails ci iniettano tanta di quella violenza da renderli armi pericolose, riuscendo tuttavia anche a spingerci dentro a calci, di tutto, dagli assoli agli immancabili break down assassini nei quali i mid tempo scavezza-collo diventano l’elemento dominante, il fulcro di un disco con così tanta fretta di essere suonato. Pezzi come “Lacking The Ability To Process Empathy” sono orgasmo per la mente e punti di sutura per il corpo, capitoli come “No More Rivers To Cross” creano atmosfere minacciose, mentre la title track è una pura e schietta dichiarazione di guerra! Ci hanno messo otto anni per tornare dopo il loro terzo album, ma non hanno perso l’energia, anzi! In una durata così breve, fin troppo lunga anche per un EP, la band californiana sferza l’etere -con quella distorsione che non può non far pensare a “Clandestine” degli Entombed- ,ricordando a tutti cosa sia la musica estrema, cosa sia la potenza deflagrante, cosa voglia dire stringere in una morsa tutti i sensi, stracciarli e calpestarli con foga disumana!
(Luca Zakk) Voto: 8/10