(Time To Kill Rec) Negli anni ’90 il pugliese Max Marzocca (Buffalo Grillz, The Ossuary e altri) crea una band folle ed estrema. Forse non proprio folle, visto che a quei tempi certe cose si sentivano in giro già da qualche anno, come ovviamente i Carcass, ma anche Hellbastard, i Sadus, gli Autopsy e così via. I Natron dopo due demo, cioè “Force” e l’allucinante “A Taste of Blood”, arrivano a far sognare con questo primo album registrato al Nadir Studio con la regia di Tommy Talamanca dei Sadist e visto che c’era lui, Trevor, appunto voce dei Sadist, si presta a due comparsate nella folle, sanguinosa, brutale ed estrema “Leechlord”, quanto in “The Stake Crawlers”. La band esercita un impressionante technical-brutal-death metal/grindcore isterico, claustrofobico…. Indicibile! Marzocca alla batteria, Domenico Mele alla chitarra e Lorenzo Signorile al basso, debordano in qualcosa che concentra su di se tecnica, o forse complessità, ed estremismo sonoro. Un album registrato in una maniera un po’ approssimativa tanto che potrebbe sembrare un buon demo, infatti in esso si riesce a carpire le intenzioni di ognuno dei tre. Basso, batteria e chitarre messi uno di fianco all’altro per quello che alla fine risulta un discorso tutto sommato lineare, quanto appunto folle! “Hung, Drawn & Quartered” è ristampato dalla Time To Kill ma allora a farlo fu la Headfucker Records. Il tutto è stato rimasterizzato da Marco “Cinghio” Mastrobuono al Kick Recording Studio.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10