(Iron Bonehead) Debut album per i Necroholocaust, band che bazzica l’underground estremo Canadese da circa dodici anni. La proposta musicale del gruppo è un mix tra grind core e black metal, con brani dominati da tempi di batteria velocissimi, chitarre impazzite e un’attitudine anti cristiana (un titolo come “Sadomasochrist” è eloquente). L’assalto sonoro è incessante, con un drumming quasi sempre in blast beat e vocals profondissime, non lontane dal growling di Chris Barnes. Fortunatamente, fanno capolino alcuni provvidenziali rallentamenti, adatti a rendere l’album più dinamico, evitando l’appiattimento che si sarebbe creato sciorinando solo parti veloci. L’accoppiata iniziale, costituita da “Rise Of The Antichrist (Victory Command)” e “Sadomasochrist” è devastante, con ritmiche a velocità disumane che però tendono a rendere i due brani piuttosto simili tra loro. “Slaughter The Lamb” presenta invece ritmiche più rallentate, con riffs cadenzati che spezzano un po’ l’incedere a rotta di collo che caratterizza gran parte dei brani. “Inverted Christ” è il pezzo più sperimentale, dove la band prova a mescolare diverse sonorità; il risultato è interessante, ma rovinato parzialmente da un suono di batteria abbastanza approssimativo. Un album ostico, brutale, totalmente anti commerciale, che farà la felicità degli amanti del metal estremo più marcio.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10