(Autoproduzione) Dopo un silenzio di ben cinque anni dall’ultimo demo si riaffacciano sulla scene i marchigiani Nefesh: “Shades and Lights” è il debut sulla lunga distanza e vanta la produzione di Frank Andiver. Ancora una volta nel sound della band troviamo un mix di generi molto accattivante, ma fatto forse più per il mercato nordeuropeo che per quello italiano. In “Delirium of War” prevalgono il progressive e il gotico: l’inserimento di alcuni versi in italiano e gli indovinati interventi di piano costituiscono il valore aggiunto del brano. Molto più aggressiva “Tifonomachia”, all’interno della quale il singer Paolo Tittarelli si esibisce al meglio. “Souther” si apre sullo stridente contrasto fra un organo solenne e una melodia di chitarra distorta, e si sviluppa poi in modo molto duro, con influenze death decisamente evidenti. Altro contrasto subito dopo: la durissima “Hug me” è introdotta da un estraniante “Preludio” animato soprattutto da una chitarra flamenco. È evidente che i Nefesh amano questo tipo di rotture e per la riuscita complessiva bisogna decisamente dargli ragione! La lunga e imponente “Surexi” mette dentro atmosfere orientali, da soundtrack e perfino horror, per un effetto finale vario e intrigante. In italiano e dal bel teso poetico anche la breve titletrack che conclude il viaggio. Un album davvero meritevole che si presenta in un bel digipack ma (almeno nella mia copia promozionale) senza il booklet dei testi che mi sarebbe piaciuto molto analizzare nel dettaglio.
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10