(Jolly Roger Records) Di sicuro uno dei pregi nell’Italia del metal è l’aver “inventato” un certo tipo di power caratterizzato da voce pulitissima e tecnica bene in risalto, più una tonnellata di melodia. Pur essendo italico, il combo in esame non fa power di stampo italiano, bensì una personale variante più oscura e cattiva. Ci si avvicina di più al power di stampo americano, anche se la purezza della voce tradisce piacevolmente le origini del combo. Il suono risultante, pur essendo comunque epico, è decisamente meno ottimista dello standard a cui i nostri gruppi ci anno abituato negli anni, ma questo non è di certo un difetto. Anzi, c’è un’insolita aura oscura che circonda il combo e che lo mette in una particolare zona di crepuscolo. Consiglio l’ascolto a chi vuole del power italiano alternativo e ben composto e suonato.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10