(Autoproduzione) Seconda e apocalittica prova dei colombiani Nepente. “Suffering Is the Seed” è lo scontro di forze possenti come il death e il back metal, per un risultato che polverizza ogni cosa. La title track apre l’album e sprigiona una violenza inaudita. Una violenza che si materializza tra passaggi iperveloci e violenti, come tempeste infernali, come black metal estremo, e porzioni di death metal annichilito e con rimandi al thrash metal. Lo stesso vale per i brani seguenti, i quali per struttura differiscono solo dal fatto di come iniziano, cioè se con un blast beat violento e di fattura black metal o con un riffing modulato e muscolare. le due situazioni poi si alternano nello scorrere dei pezzi. Le parti più tipicamente death metal hanno una tendenza che spesso rimanda ai grossi nomi e di vecchia data della scuola americana, come Malevolent Creation e soprattutto per la densità nelle distorsioni, oltre a fenomeni più europei come i Vader. L’album è stato registrato in Sud America, ma finalizzato presso l’Hertz Studio, tanto caro proprio ai Vader, ma anche a Behemoth, Hate ed altri. “Suffering Is the Seed” presenta dunque delle sfuriate impressionanti e una struttura compositiva che alla lunga diventa monotona. E’ un lavoro per estremisti questo secondo full length dei colombiani, i quali potrebbero farsi un nome se provassero ad essere un pochino più versatili. La band è attualmente alla ricerca di un’etichetta che distribuisca l’album, ascoltabile QUI.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10