(Indie Recordings) Seconda prova per questa band che vede musicisti passati (o ancora in essere) per band come Mayhem, Gorgoroth, Dødheimsgard, 1349, God Seed e altri. Gente tosta e che ha costruito le fortune del black metal. Teloch (chitarra e basso) diede vita a questo progetto in solitario, addirittura nel 1992. Poi col tempo le cose sono andate avanti e cresciute. Sono arrivati il singer El.Cpt.Estrella Grasa (vacci a capire chi è veramente), il chitarrista e bassista Blargh (ora nei Dodheimsgard) e successivamente Øyvind Myrvoll alla batteria. In precedenza si era seduto dietro le pelli Hellhammer. Gente del black metal; norvegesi, gente che nel sangue ha quel flusso nero, ma qui le canzoni sono fruibili, scivolano lisce come l’olio, sia che esse si producano in fasi veloci, sia che suonino lente, dark o moderate. Del resto nel sound dei Nidingr c’è tutto: melodia e costruzione dei brani e una tecnica al servizio di esse. Si sente il retroterra black metal dei musicisti e le relative ascendenze da Dodheimsgard e Satyricon e dunque di quella nuova fusione tra black metal e soluzioni più morbide, cioè meno violente e più giocate sulle atmosfere inquietanti, occulte, e derivate da incubi. Un album funzionale a queste nuove estetiche della gelida Norvegia e che verrà salutato con stima tra gli appassionati.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10