(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) Intenso, ricco, estremamente coinvolgente… cosa prevedibile visto che il primo album degli italiani Night Pleasure Hotel non è stato scolpito nell’etere da dei debuttanti, ma da un trio di musicisti molto esperto! La line up annovera infatti il vocalist Alex Mari (Michele Luppi Band e altri, oltre a collaborazioni in studio con i Rhapsody Of Fire), il chitarrista Sebastiano Barbirato (anche titolare della BRBS Amplification la quale produce amplificatori artigianali di alta gamma), l’esperto Gianluca Pisana alla batteria, oltre ad una gamma di ospiti di un certo livello: Michele Luppi (Whitesnake), Luca Zabbini (Barock Project, PFM), Paolo Caridi (Ellefson-Soto, Reb Beach, Geoff Tate, Krell), Gianluca Tagliavini (PFM), Roberto Galli (Michele Luppi’s Heaven, Danger Zone, Wheels Of Fire) e Iarin Munari (Red Canzian, Roberto Vecchioni, Paolo Vallesi). Dodici brani di rock melodico intrecciato con hard rock, con AOR, non privi dettagli prog, il tutto dentro in un turbinio sonoro intenso, emozionante, concepito con cura, suonato con immensa passione. La opener “Niko” catapulta immediatamente nelle migliori sonorità degli anni ’80: linee vocali sublimi, ritmica pungente, un groove che trascina verso un ritornello che sembra esser stato concepito per le arene. È più heavy, più ribelle la grintosa “Just This Once”, mentre è di una bellezza struggente “We Say Goodbye”, una ballad con tutte le carte in regola, altro brano che nell’epoca giusta sarebbe probabilmente diventato una hit intramontabile. Oscura, introspettiva e piacevolmente proggy “Walking Through The Horizon”, luminosa ed avvincente “You And I”, nuovamente delicata e sensuale “Sweet Melodies Of Rain”. Belle le linee vocali, le ottime le keys ed il piano su “Shivers“, un pezzo che comunque ama farsi dominare da una favolosa chitarra. È intensa e passionale “What I Feel”, traccia coronata da un assolo irresistibile, mentre “Julia” è graffiante, heavy ma anche intelligentemente delicata e ricercata. Si nota una grande maestria nel comporre brani di questo genere con “Suddenly”, prima dell’epilogo un po’ funky di “For You” e della divagazione con testo in italiano della romantica bonus track “Quella Sera”. Un album che trasmette emozioni, che si fa amare dal primo ascolto, pur regalando innumerevoli altri dettagli ad ogni spin successivo, magari più attento ed assetato di ricercatezze o tecnica, cose che abbondano in questi ottimi brani. Tre musicisti di altissimo livello, tutti molto impegnati in altre attività e progetti, ma perfettamente in grado di incontrarsi, coordinarsi ed unirsi per fare quello che ogni musicista dovrebbe fare: lasciarsi trasportare dalla passione sulle ali di una profonda ispirazione.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10