(Horror Pain Gore Death Prod.) Cosa mai può suonare una band di Philadelphia che si chiama Nihilistinen Barbaarisuus? Non death metal, ma gelido, dannato e misantropico black metal. Dannatamente simile alla corrente norvegese dei primi periodi o vicina a quella canadese del black metal québécois. Se qualcuno vede troppi fattori geografici nella descrizione, allora si sappia che il fondatore è finlandese, il titolo dell’album ne fornisce un indizio, tale Mika Mage, mentre il tuttofare (batteria elettronica, basso, tastiere) Schatz Osallistujat ha un’esperienza breve nei Wykked Wytch, e a loro si sono poi aggiunti altri musicisti. Un black metal aspro e selvaggio come una roccia battuta dal vento del nord, con diversi inserimenti di tipo symphonic ambient, cioè tastiere e synth che si alternano ai pezzi o si intromettono in essi, come la doppia composizione intitolata “Ylittäen Jäätyneen Pohjoisen”. Soluzioni alla Burzum e Neige Et Noirceur, tanto per citare due esponenti delle correnti musicali suddette. C’è anche un momento molto pacato, ma dipinto con strumenti acustici, ovvero “Itämeri Anomalia”. Quindi tra blast beat spediti, mid e low tempo, voci cavernose (sembrano registrate proprio in un anfratto naturale) e chitarre che sfrigolano in distorsioni quasi indistinte e tastiere in solitaria, i Nihilistinen Barbaarisuus danno sfoggio di un black metal acerbo, spesso su pezzi di lunga durata. Un lavoro d’esordio che propone diverse melodie, senza concedersi troppe sfuriate ottuse e selvagge, per quello che resta comunque un black metal oltranzista e dalle sonorità underground.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10