(Profound Lore Records) Dannato Mike Browning! Il quale canta in questo modo cadenzato e secco, proprio per il fatto che è anche impegnato nel massacrare la batteria! Il co fondatore dei Morbid Angel (tra i dischi ufficiali, ci sarà solo sul terzo disco, “Abominations of Desolation”, uscito nel ’91 ma risalente al 1986… nel periodo dei demo che vedeva Mike in line up), il creatore dei leggendari Nocturnus… che segnarono un cambio di rotta nel death estremo con capolavori quali “The Key”, seguito da“Thresholds”… prima di essere cacciato dalla sua stessa band; ed ora eccolo tornare con la nuova versione dei Nocturnus, i quali giungono al secondo lavoro, dopo l’interessante “Paradox” del 2019 (recensione qui). Ma come suona “Unicursal” nel 2024, specie se consideriamo che questa evoluzione risale ai primi anni ’90, ovvero a oltre tre decenni or sono? Ecco: suona maledettamente vintage e maledettamente moderno! Le tastiere, all’epoca una cosa inconsueta nel death, sono prepotenti… e poi ci sono quelle evoluzioni ben abbracciate da bands come i Dimmu Borgir (“Mesolithic” rappresenta un palese esempio)… ma sempre radicate nelk’essenza del death, quello radicale, quello essenziale, quello che si è sostanzialmente evoluto dalla quadratura del thrash… cosa poi accentuata dalla voce di Mike. Ecco quindi che old school incontra modernità, quasi come se un ribelle e furibondo uomo delle caverne iniziasse a girovagare in un mondo ultra moderno, post nucleare e profondamente digitale. “Unicursal” scorre impetuoso, provocante, eccitante… tanto moderno quanto legato a tradizioni ormai antiche… tanto da sembrare quasi l’evoluzione del mitico “The Key”. Diretta “The Ascension Throne of Osiris”, misteriosa “CephaloGod”… con quel tocco di esotico a-là Nile che emerge anche nella già citata “Mesolithic”. Siamo nell’ambito di altre galassie connesse con inferi malsani grazie a “Organism 46B”, mentre l’ambito futuristico e post digitale di “The Key” torna prepotente con “Mission Malkuth” e la poderosa “Yesod, The Dark Side of The Moon”. Epica “Hod, The Stellar Light”, prima dell’annichilimento digitale di “Netzach, The Fire of Victory”. Divagazioni cosmiche, vagabondaggi spaziali con un tocco mistico: questo è lo Sci-Fi Death Metal dei Nocturnus AD… forse proprio un genere inventato da Mr. Browning. I tempi cambiano, ne è passarta d’acqua sotto i ponti… e questo genere ormai è sorpassato o evoluto verso una miriadi di sotto generi? E questo ci sta bene? Non esattamente! Per fortuna Mike e i suoi Nocturnus, ‘AD’ o meno, rimangono legati la radice, all’unica fonte essenziale, ribadendo i essere l’esempio supremo!

(Luca Zakk) Voto: 9/10