(Punishment 18 Records) Giungono al sesto album i Milanesi Node, band attiva da più di vent’anni, considerati, insieme ai Sadist, tra le punte di diamante del death metal made in Italy. Sin dal debutto “Technical Crime”, la formazione Lombarda si è sempre distinta per la spiccata personalità, con un sound brutale ed estremamente feroce, sostenuto da una tecnica strumentale di alto livello ed una costante componente melodica. Gli innumerevoli cambi di line up non hanno minato affatto la qualità delle composizioni, anzi: l’apporto continuo di nuove idee ha permesso alla band di progredire, senza per questo snaturarne lo stile. “Cowards Empire” è l’ennesima dimostrazione di potenza e classe della formazione meneghina. “StagNation” è monolitica, con passaggi sulfurei non lontani dal doom, sostenuti da un drumming potente ed incisivo, un gran lavoro di chitarre, sia per quanto riguarda le armonizzazioni che in fase solista. La brutalità non manca di certo ai nostri, e quando decidono di premere sull’acceleratore sanno fare davvero male, come nel caso di “The Average Voter”, song violentissima vicina al black metal, con parti di batteria devastanti, dove gli spazi melodici sono concentrati solo nella parte finale del pezzo. “The Truck” rappresenta, a mio avviso, l’apice di questo disco; qui troviamo tutte le caratteristiche peculiari dei Node: riffs aggressivi e taglienti, vocals al vetriolo, grandi assoli, cambi di tempo e tecnica strumentale sopraffina. Un graditissimo ritorno per una band che non ha mai sbagliato un colpo, e che avrebbe meritato sicuramente molta più considerazione di quanta ne abbia ricevuta.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10