(Inverse Records) Una storia tra sogno e realtà sviluppata attraverso sette pezzi, costituisce il secondo album in carriera dei finlandesi Noitasapatti, avventurieri del black metal che viene tratteggiato con apie porzioni atmospheric, melodie spesso di fattura pagan o viking e qualche passaggio doom. “Sankarin matka” proviene da una dimensione sonora alquanto ombrosa con momenti anche decadenti quasi dark, pur incastonata in tante fasi dove regnano blast beat ruvidi. Il cantato di Erakko è un urlare sguaiato oppure passa a un registro anch’esso ombroso e fortemente roco. Le registrazioni di “Sankarin matka” e il suo relativo mixaggio sono approssimativi e ricalcano dunque l’ambientazione di certi album del genere tipiche degli anni ’90. Invero però si deve affermare che il tutto è comunque d’impatto e risulta ben percepibile quanto i musicisti nordici sono in grado di fare. C’è una lieve vena progressive in questo lavoro e di fatto perché più elementi e stili si contaminano tra loro in maniera naturale. Ciò che piace di “Sankarin matka” è come i Noitasapatti siano abili nell’apparire così naturalmente oscuri e spartani nel suonare, quanto nel variare la forma stessa del proprio black metal, attraverso quelle intromissioni di stile già accennate e un fondo di rock piuttosto creativo e seppure appena accennato.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10