(Autoproduzione) Non sono un musicista e conoscendomi bene anche se lo fossi non apprezzerei mai la musica troppo tecnica. Il motivo? Penso che ci sia molta differenza tra abilità e talento. La prima dipende dal numero di ore e giorni di allenamento dedicate ad affinare una determinata serie di azioni, il secondo invece è un qualcosa che hai dentro fin dalla nascita. Quindi puoi allenarti e diventare un musicista tecnicamente ineccepibile come Portnoy, ma se non hai il talento non diventerai mai come Carey. Ecco, i Nomera non sono qui per farci vedere la loro preparazione tecnica, bensì per usare il loro talento al fine di mostrarci la loro personale idea di musica. E lo fanno con un EP che pur essendo autoprodotto mostra un perfetto bilanciamento dei suoni e soprattutto un suono limpido tipico di produzioni ben più blasonate. Cinque tracce strumentali che pur richiamando in parte un death melodico di matrice svedese conservano nel contempo molta personalità e soprattutto non sono omogenee tra loro. Pur essendo un EP, “Holos” è una pubblicazione completa e fruibile dalla prima all’ultima canzone, senza mai stancare l’ascoltatore. Quintali di emozioni infuse nei suoni metallici delle due chitarre che comunque lasciano il giusto spazio anche alla controparte ritmica. Ottimo album davvero.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10