(Satanath Records/More Hate Productions) Il progetto Nordland è guidato da un’unica mente, quella del polistrumentista Vorh. In realtà questa è l’unica realtà musicale che l’inglese ci ha dato finora, una proposta piuttosto inedita. Il nostro propone infatti una versione del black pagan in chiave un po’ più moderna e orientata al black svedese. Ne derivano delle sonorità nettamente più aggressive del normale, molto meno folk. Anzi, forse a conti fatti, della componente pagan restano pochi stralci sotto forma di alcuni riff epici ma tutto sommato anche piuttosto annacquati. Purtroppo l’album, seppur confezionato con una buona produzione, non riesce mai a mio avviso a staccarsi completamente da un genere piuttosto che da un altro, mai completamente black, mai completamente epic o pagan. Lo stare con due piedi in due scarpe purtroppo lascia il lavoro esule da una propria identità e da un conseguente interesse da parte dell’ascoltatore. Quest’ultimo infatti si ritroverà spesso nella situazione di ascoltare un qualcosa che non è né carne né pesce, finendo per vagare in un quid indefinito che più che stupire annoia.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6,5/10