(WormholeDeath) Con una copertina che, forse a causa dell’estenuante esposizione mediatica di questi giorni, mi aveva fatto in un primo momento pensare a Star Wars, i toscani Norhod mettono sul mercato il loro secondo album, breve (meno di 37 minuti) ma assolutamente incisivo. Con l’alternanza vocale fra Jev e Clara, i nostri presentano una miscela musicale forse abusata… ma che funziona ancora benissimo in casi come questi! “Endless Ocean” ha un sound boombastico che a tratti ricorda anche i Wintersun: c’è meno epicità nel sound dei Norhod, e una componente gotica più pronunciata, ma ne esce comunque una sorta di melodic/symphonic death che ingloba anche elementi gothic, folk e power in un mix di sicuro impatto. Estrema e altisonante anche la lanciatissima “The Abyss of my Knowledge”; si cambia totalmente registro con la passionale ballata acustica “July Rain”. Pezzo forte della tracklist è certamente “Son of the Moon”, dove le componenti sinfoniche si fanno finalmente preponderanti; per chi vuole ‘correre’ va segnalato ancora il potente singolo “Bleeding Path”. Riuscito, fresco ed energico: cosa chiedere di più a un disco con questo stile?
(René Urkus) Voto: 7,5/10