(Autoproduzione) Gli spagnoli Northland vantano certamente una lunga esperienza in ambito folk/death, ma il loro secondo disco non graffia come dovrebbe. Vediamo perché. “When Nature awakes” ci mette una forte componente folk, rappresentata soprattutto dai flauti, ma il songrwriting ad essere un po’ povero: così, l’impressione è subito di una parentela eccessiva con gli Ensiferum. Più rude “Together we die”, quasi (ma quasi) dalle parti dei Suidakra per la scopertissima componente celtica; bella la fiera “Fury’s unleashed”, che mi sembra il primo pezzo degno davvero di nota nella scaletta. Pregna di spirito pagano anche “Spirit in Darkness”, che però non fa mai il salto di qualità che ci si aspetterebbe; e se anche la lunga titletrack (quasi otto minuti) suona ordinaria, poco può fare l’eterea ballad acustica “Moonlight Spell”. Un disco che manca della forza e del carattere per imporsi sul mercato, pur senza avere demeriti particolarmente evidenti.
(René Urkus) Voto: 6/10