(Nuclear War Now!) Violenza al limite della sopportazione! Odio e devastazione sono portate all’estremo Nuclearhammer, quartetto Canadese che unisce la brutalità del grind con passaggi tecnici del death metal moderno, il tutto riletto con un’attitudine affine al black metal per quanto riguarda le sonorità glaciali e nichiliste. Dopo una sfilza di di demo, split ed ep, la band giunge al debut album nel “Obliteration Ritual” nel 2009. In quest’ultimo “Serpentine Hermetic Lucifer”, i Nuclearhammer travalicano la soglia della violenza grazie ad un drumming inumano, riffs di chitarra schizofrenici, un basso distorto roboante e vocals insane, una via di mezzo tra growling e screaming. A tutto questo di aggiungono scariche di rumore bianco e parti ambient che rendono ancora più malsana l’atmosfera, soprattutto nelle canzoni più lunghe, come l’opener “Multi-Dimensional Prism Of Black Hatred”, dal mood angosciante, nonostante l’aggressività perpetrata e la conclusiva “Cosmic Atomic Hypnosis”, della durata di ben dodici minuti, durante i quali si alternano ritmiche lente e stralunate a riffs death metal, fino alle esplosioni in puro stile grind core. A questi lunghi brani, si alternano schegge impazzite, come “The Seed Of Martyrdom Remain Bit”, dalla durata di appena otto secondi, o “… Rise No More”, che supera di poco i trenta secondi all’insegna del grind più efferato. Un album che farà felici gli amanti di gruppi come Lock Up e Anaal Nathrakh, ma estremizzandone le sonorità brutali e aggiungendo un tocco di oscurità e follia che rende i Nuclearhammer unici nel loro genere.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10