(Apostasy Records) Ritorno sulla scena degli Obscenity, band tedesca che ha fatto parlare bene di se nella metà degli anni ’90. Hanno realizzato dischi anche nell’inizio del nuovo millennio, poi nel 2006 sul mercato giunse “Where Sinners Bleed” e da allora il silenzio. “Atrophied in Anguish” è stato inciso da Hendrik Bruns e Sacha Knust con l’ausilio di nuovi elementi nella band. Il death metal suonato dagli Obscenity sembra un miscuglio tra Deicide e Behemoth, cioè un atteggiamento che vede blast beat serrati, tempi imbestialiti e con riff rotolanti e devastanti. Un atto di potenza unica, ma non tale da concedere spazio a levigature melodiche, malate e torbide, di buona fattura. Infatti sono ben confezionati gli assoli del duo chitarristico Bruns-Christoph Weerts, anche se devo dire che li hanno davvero dosati. Uno dei migliori esempi di come alternino un robusto death metal a parentesi più modulate è “Diary of a Scapegoat”, dove gli Obscenity svelano radici thrash ed heavy metal. I momenti più lineari, come per “Neurotic Frezny” e la title track, presentano una band per niente ottusa o legata alla sola velocità.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10