(Everlasting Spew Records) Non appena ho finito di ascoltare “Parturition Of Adulteration” ho subito pensato che fa talmente schifo da essere un capolavoro. So che quanto detto potrebbe sembrare un paradosso, eppure questa nuova uscita degli statunitensi Occulsed è suonata male, registrata peggio e mixata con i piedi, eppure mi ha regalato quelle emozioni che provavo quando ascoltavo i demo tape di alcune band locali, tanto caotiche nella resa sonora quanto piene di buone idee dal punto di vista esecutivo. Devo comunque chiarire che “Parturition Of Adulteration non è il secondo album degli Occulsed, bensì una raccolta che racchiude i due demo tape “Cenotaph Of Putridity” del 2019 e “Ceremonial Lifelessness” del 2020, più un brano inedito. Il primo demo contiene tre brani di death metal brutale di matrice floridiana con qualche breve richiamo melodico di scuola scandinava. Tre pezzi veloci, brutali e marci, resi ulteriormente putridi dalla produzione che definire approssimativa è un eufemismo. “Ceremonial Lifelessness” ha un suono addirittura peggiore, tanto che a metà della sesta traccia, “Paralytic Salvation”, pensavo mi si fossero rotte le cuffie: si sentiva solo da un lato! Il secondo demo invece vede maggiori influenze doom, con alcune parti vicine agli Incantation. La conclusiva “Resiled Recomniscience” si avvale finalmente di un suono decisamente più professionale, pur conservando l’attitudine marcia che fortunatamente non viene troppo scalfita dal miglioramento sonoro. Un lavoro schifosamente putrefatto fino al midollo, ma proprio per questo a me piace da impazzire.
(Matteo Piotto) Voto: 10/10