(Agonia Records) Una band di una certa capacità October Tide, da sempre tesa a pubblicare qualcosa di accattivante. Però il tempo passa e dunque dopo cinque album in nove anni nei quali in un clima principalmente doom si espande con sontuosa forza, la band in seguito abbassa il regime del motore creativo ed ecco un album nel 2019 e ora questo settimo capitolo. S’intitola “The Cancer Pledge” e i tratti melodici restano predominanti ma si spostano su andature death e melodic metal, per melodie decadenti, un tantino gotiche ma siamo lontani almeno dalla coda finale dei cinque album sfornati agli inizi, cioè “Winged Waltz”. Restano però capaci di costruire una materia sonora diretta, sicuramente articolata, con tratti anche maestosi, soprattutto limata da dettagli importanti. Il drumming è cangiante, si avventura anche in stacchi che fungono da arrangiamento, le chitarre – sono dei fratelli Frederik e Mattias Norrman, con il primo fondatore della band – poi sono prolifiche nello sprigionare riff. Otto pezzi di una durata tra i cinque e gli oltre sei e quasi tutti presentano uno schema compositivo avventuroso. Non si parla di prog nonostante alcune parti dei pezzi inviterebbe a farlo per via dei continui e numerosi interventi e cambi di rotta, il tutto in seno a soluzioni a volte in stile Amorphis di oggi. Un ascolto non semplice, proprio per la sua artificiosità nel sequenziare riff e ritmi che si elaborano e si sviluppano lungo il corso dei pezzi, tuttavia quelle melodie continue, invitanti, fluenti in certi casi, invitano l’ascoltatore a tenere la concentrazione sulla musica. “The Cancer Pledge” risulta ben arrangiato, con momenti anche importanti dal punto di vista delle trame sonore, con i musicisti volti a creare un flusso interessante e vivace. Manca qualche canzone che possa essere un momento di grazia assoluta, cioè una o più composizioni che possano dire melodicamente con le annesse strutture e nell’immediato, qualcosa di considerevolmente distintivo.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10