(Nemeton Records) Gli esordienti torinesi ODR si lanciano in una impresa che qualunque appassionato di folk metal giudicherebbe assai difficile: unire i suoni epici e maestosi del pagan nordico con quelli più allegri del folk alla Trollfest o Korpiklaani – cantando peraltro in italiano! Confesso che all’inizio ero un po’ scettico nei confronti della band e di questo ep, ma dopo diversi ascolti posso confermare che l’operazione di cui sopra è perfettamente riuscita, e l’ibrido fra allegria e cupezza, potenza devastante e note gioiose ha conquistato anche me, che se dite ‘pagan’ penso ancora a Bathory! “Notte alcolica” descrive, come è facile intuire, una epica ubriacatura durata fino all’alba, con ‘mogli e amanti a casa ad aspettar’; ritmi più ‘seri’, a tratti acustici, a tratti stentorei, in “Luna antica”. La titletrack ha un bel testo poetico, di cui convincono soprattutto i passaggi in clean; in chiusura di scaletta, il dolce stacco acustico “Sussurro autunnale” lascia il passo alla conclusiva “Inverno ancestrale”, dove invece gli ODR si spingono fino ai confini del black. Un prodotto che lascia certamente ben sperare per il futuro: i nostri hanno personalità e idee chiare, vediamo dove arriveranno!
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10