(Autoproduzione) “Progressive. Stoner. Psych. Doom. Noise. Slow. Animal. Rights”. Così descrivono la propria musica, su Facebook, gli esordienti britannici Ohhms, e a parte gli due ultimi elementi (che portano i nostri a stampare, come dimostra il bandcamp, magliette e gadget rigorosamente eco-friendly), l’enunciazione mi sembra decisamente calzante! Due brani, uno di 18 minuti, l’altro che supera i 14: direi che i nostri riescano molto meglio quando si volgono a passaggi doom e psichedelici (come nel secondo ‘movimento’ di “Bad Seeds”, o al centro di “Rise of the Herb…”) rispetto a quando si propongono nello stoner, con risultati che mi sembrano meno incisivi. Un debut già sostanzioso, che presenta spunti di grande interesse.
(René Urkus) Voto: 7/10