(Soulseller Records) Un album nel 2023, “Sutwyke” QUI recensito”, un altro a fine 2024, “Graveside” il nono album per i britannici e non l’unico a seguire un full length l’anno successivo a un precedente nella loro discografia. Gli Old Forest si cimentano col black metal dalla fine degli anni ’90, oggi presentato con una forma epica, dannata, per uno stile imperioso e una sua caratteristica oscurità che rievoca blandamente il tipico horror metal. “Graveside” però ha un suo ampio raggio pur rimanendo nel grembo materno del black metal. Già la prima canzone “Curse Of Wampyr” è irruenta, d’impatto e con un suo incipit proprio nello stile di un horror metal d’altri tempi. Poi la canzone si svolge nel suo schema di un black metal non necessariamente melodic ma con le sue precise fasi d’impatto e i suoi diversi cambi di struttura. Una band che nell’approccio è totalmente fatta a modo suo, cioè non convenzionale e la repentina capacità di modificarsi, restando cruda, raw, una visione del proprio essere ampia e rigando diritto verso un black metal solido, sfrenato, audace e persino gotico. Tutto ciò con una registrazione ruvida ma tale da restituire la dimensione del sound degli Old Forest.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10