(Soulseller Records) Tanti e tanti anni fa comprando riviste e speciali in edicola sul black metal, mi risaltò agli occhi il nome Old Funeral. Purtroppo trovare il loro materiale era difficile. Ricordo tante vendite per corrispondenza e di carattere casalingo che riportavano in catalogo un demo come “The Fart That Should Not Be”, ma andandolo poi ad ordinare ti rispondevano “non c’è” oppure “deve arrivare”. Solo l’avvento della Rete riuscì a darmi qualcosa. Gli Old Funeral nascono in Norvegia il 17 maggio del 1988 e morirono l’ottobre del 1992. Nella band sono passati Varg Vikernes, Demonaz, Abbath e poi Kolgrim (ovvero Padde, primo batterista degli Immortal), ovviamente Tore Bratseth e poi altri, tra i quali molti della Inner Circle anche se qualcuno in realtà non ha mai registrato nulla con la band, ma vi renderete conto, leggendo quelle date oltre ai nomi, che il periodo è quello della nascita del black metal norvegese. Nonostante poi i primi sussulti degli Old Funeral (si chiamavano Funeral, ma aggiunsero Old per non cadere in un’omonimia) fossero legati ad una matrice death metal poi diventata black. Sia lodata la Soulseller che propone tutte le canzoni incise dalla band. Fanno sorridere i primi brani del demo “The Fart That Should Not Be”, miscuglio di thrash alla Slayer, Kreator, Destruction, Celtic Frost (per esempio “Aphis”, “Hell”, “Disgusting Kind of Love”), ma esposto continuamente con potenza, aggressione e una bel po’ di ripartenze che poi sentiremo ovunque e già da quegli anni in release celebri, come quelle dei primi Mayhem. Piacevole invece “The Day of Judgement”, per via di un’articolazione maggiore nel songwriting e anche una buona serie di melodie. Ci sono una serie di brani in versione live (“Live at Garage, Bergen, Norway 6th april 1991”), ma il microfono allora non riuscì a reggere l’impatto e di conseguenza la registrazione “spara”, rendendo quasi inascoltabile diversi momenti. Il demo “Abduction of Limbs” (marzo 1990 e registrato al Grieghallen Studio) ci propone gli Old Funeral in piena forma. La qualità audio è migliore del precedente demo tape e di conseguenza si può percepire il trio dell’epoca: Abbath basso e voce, Tore Bratseth chitarra e Padde alla batteria. Solo tre canzoni, dannatamente oscuro e credo non più thrash metal, ma votate ad un death molto fluente, oscuro, in “Abduction of Limbs”, mentre “Annoying Individual” e “Skin and Bone” posseggono i presupposti per un black metal feroce. “Devoured Carcass” è un EP del dicembre 1990 contenente solo tre canzoni di stampo death metal. La voce di Padde è un growl torvo, mentre le chitarre sono di Tore e Varg Vikernes. La release è chiusa da sei canzoni: una incisa nel 1991 al Grieghallen, quattro sono del 1992 e una è registrata dal vivo a Bergen nel 1991. La canzone incisa al Grieghallen, ” Forced to Be Lost”, ha delle distorsioni di granito ma il tono è sempre death metal, mentre le quattro del ’92 sanciscono un avvicinamento al black metal. Purtroppo oltre alla copertina, delle foto, una tracklist che spiega la provenienza dei pezzi e una bio semplicistica, non ho ricevuto altro. Io non so se nelle due versioni doppio CD e vinile limitato la Soulseller integrerà delle note e dettagli più esaustivi sulla band. Infatti su alcuni musicisti ancora oggi c’è chi scrive che non abbiano mai partecipato alle registrazioni o ad alcune di esse. Non sono misteri, ma sarebbe doveroso e dovuto (ai fans) far capire l’esatta paternità di una sound senz’altro datato e in cui i pezzi sono spontanei e qualcuno provoca un sorriso benigno per le influenze palesi e soluzioni proposte. “Our Condolences” è un pezzetto di storia del True Norvegian Black Metal. Consigliato a coloro che hanno da sempre seguito il movimento black norvegese.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10