(Sludgelord Records / Seeing Red Records) I canadesi Olde si formarono nel 2014 per mano del chitarrista e produttore Greg Dawson e con questo hanno pubblicato tre album ed un EP. Pesanti, laceranti, letali… e lenti come una lunga agonia, gli Olde offrono un doom devastante sferzato da voce devastata, graffiante anche se decisamente chiara. Riff che puniscono, sferzano, penetrano, drumming marziale ed incisivo, melodie oscure e pregne di malinconia. La title track si rivela subito incisiva e quella melodia funerea che la sovrasta porta il sound in qualche modo nei paraggi del gothic. Divagazioni psichedeliche con un riff più tumultuoso ed incalzante su “A New King”, mentre emerge un’anima blues sulla bellissima “Medico Della Peste”. C’è tanta chitarra solista su “In Defiance”, un brano in qualche modo atmosferico capace di andare oltre, lontano, verso il cosmo… mentre ritmo e voce continuano a scavare profondamente nel terreno. Pungente e crudele “The Dead Hand”, breve ma ossessiva “Depth Charge”, teatrale e particolarmente marziale “Under Threatening Skies”, prima della conclusiva ”Wastelands”, brano marcatamente funereo arricchito da ottimi spunti sia melodici che ritmici. Con ospiti interessanti, quali Daniel ‘Chewy’ Mongrain dei Voivod (qui autore di un assolo), il chitarrista Nichol S. Robertson ed il sassofonista Nick Teehan, “Pilgrimage” è un avvincente disco di doom distorto, sferzato dallo sludge, dallo stoner, ricco di dettagli, di idee, di divagazioni melodiche le quali attraggono ed ipnotizzano l’ascoltatre mentre quei riff micidiali calpestano senza ritegno.
(Luca Zakk) Voto: 8/10