(Century Media Records) Venticinque anni di onorata carriera, nove album studio, due decenni e mezzo di death metal melodico di alta qualità. Nella band di Markus Vanhala hanno militato in tanti, anche se ora sembra si sia giunti ad una certa stabilità, con il vocalist Jukka Pelkonen ed il tastierista Aapo Koivisto in forza da molto tempo; tuttavia in questa band le cose sono sempre imprevedibili e, apparentemente all’improvviso, il bassista ed il batterista se sono andati recentemente lasciando posto ai nuovi entrati, Mikko Kivistö dei Pain Confessor e Atte Pesonen degli Anger Cell. Il sound degli Omnium Gatherum rimane identificabile, con quelle radici, con quella potenza, con quella voglia di essere tanto tagliente quanto coinvolgente e maledettamente catchy. Sentore gotico, impostazione romantica per un death metal che in qualche modo sembra essere il figlio deviato di un ipotetico incrocio tra Crematory e Fear Factory, un death metal irresistibile, con riff pungenti e tastiere esaltanti, il tutto sopra ritmiche galoppanti, provocanti, decisamente suggestive. Violenta e con sentore epico “Prime”, assolutamente favolosa la pulsante “Paragon”, emozionante l’ottima ed oscura “Reckoning”. Intensa la chitarra di “Friction”, molto progressiva la tuonante “Unity”, brano che oltre alle bellissime clean vocals, oltre alla chitarra scatenata, riesce a far emergere anche un incantevole flauto. Un nuovo album maestoso, ricco di potente splendore melodico, con testi che ruotano attorno al senso di origine, l’origine di un percorso nella vita, l’origine del pensiero umano con tutti i suoi intrecci e misteri. Dopo le registrazioni presso gli Sonic Pump Studios di Helsinki (Amorphis, Wintersun, Stratovarius), la band ha incaricato Jens Bogren di far si che la produzione ed il mix dei brani possa farli suonare come l’equivalente death metal di “Hysteria” dei Def Leppard. Bella sfida. Ci sarà riuscito? È dura dirlo, è impossibile fare un confronto, tuttavia è palese che Markus Vanhala e compagni sono riusciti a regalare al mondo nuovo grandioso disco: nove brani… e nessun riempitivo!
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10