(Myo Agency) Molto semplicemente e in modo riduttivo informo il lettore che gli OnlyDust sono una band tra metalcore, nu metal e derivati dell’hardcore. Soprattutto è un esempio di come mettere in piedi un set di canzoni che non risultino banali o scontato e, più di ogni altra cosa, completamente ingessate dal genere come troppo spesso accade. La title track è una mazzata poderosa, ma inflitta con criterio e una struttura ragionata, come del resto anche “Try.Fail.Repeat”, canzone che possiede anche un certo groove (come l’opener “Black Velvet”) e scatti hardcore. “Taste” è una ballad, graziosa, ma anche per nulla in sintonia con il mood dell’album. “Oxygen” ha quell’andatura iniziale ruffianissima, te la ricordi fino alla fine dei tuoi giorni e il prosieguo è metalcore semplice e modale. Parlando di inizi, “Song for Believers ” mischia un riff a metà tra un rock southern e il punk. Hanno idee i ragazzi lombardi e si ha la sensazione nell’ascoltare l’album che abbiano fatto attenzione ad evitare possibili ripetizioni o sbavature. Più che altro è proprio quel senso di completezza che si percepisce in ogni angolo delle canzoni.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10