(AFM) Divenuta una solida band di thrash metal con il passare del tempo, gli Onslaught hanno avuto il merito di crearsi un buon seguito già ai primordi quando suonavano hardcore. Un cambio che fu dettato con l’arrivo del cantante Paul Mahoney e del batterista Jase Stallard, due elementi ormai non più in formazione dai tardi anni ottanta. Dal 2004 la band ha ripreso vita, dopo una considerevole pausa da se stessa, sfornando album e altre pubblicazioni ‘collaterali’, come adesso avviene per questo CD che include anche un DVD, i quali contengono materiale live registrato durante un tour in madre patria, in particolare a Bristol (loro città natale) e a Londra nel luglio del 2014.Tredici canzoni e venti minuti di documentario e un video. In esame in questo testo solo il materiale audio, registrato con chiarezza, ma lasciando almeno la sensazione dell’impasto live. Le chitarre sono agguerrite e fresche, selvagge e feroci e onorano al meglio la scaletta proposta, la quale presenta i classici di tutti gli album –tra l’altro ammirevole la carica di “Let There Be Death” – in modo potente e affine allo spirito di questa band. Il drumming è impressionante, calibrato da Mic Hourihan senza colpo ferire su ‘modalità vi stermino tutti’. Perfetta la prestazione di Sy Keeler, con la sua voce che possiede il tipico timbro thrash stile Chuck Billy. Release live per i fans, quelli veri, lo zoccolo duro, i quali troverebbero in “Slaughterhouse” una dimensione ben ritagliata attorno all’identità della band.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10