(Casus Belli) Limitato a 100 copie, questo one-side lp dei russi Oprich ci offre un pagan metal incontaminato e molto orientato ai canoni di fine anni ’90. La band è attiva dal 1998 e ha dato vita in questi anni a due full-“length” e diversi prodotti minori come split e demo; i pezzi sono in russo ma il promopack contiene la traduzione dei testi in inglese. Ritmi pesanti, grande uso di strumenti tradizionali e vocals ‘scaldiche’ nella titletrack; folklorica nel senso più puro del termine “In Oars’ Splashes”, a tratti ballabile e a tratti fiera e stentorea; molti penseranno naturalmente agli Arkona. “Volga Lullaby”, come è facile intuire dal titolo, è una ballad acustica lenta e pacata, che crea una atmosfera magica e misteriosa; chiude la scaletta la cover dei Temnozor “Folkstorm of the Azure Nights”. Per i cultori del pagan esteuropeo, che anche da qui da noi sta cominciando a prendere piede, un prodotto interessante.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10