(Peaceville Records) Gli Orange Goblin sono stati tra le migliori realtà stoner e da qualche anno quel genere non è più sufficiente a catalogare la musica dei londinesi. “Science, Not Fiction” conferma la validità artistica della band. Tuttavia la produzione, almeno dal promo ricevuto, restituisce una band con sonorità piatte, compresse, in fondo normali. Le canzoni di “Science, Not Fiction” hanno più o meno ognuna di essa un proprio stile. Gli Orange Goblin rimescolano nello stoner l’hard rock e sonorità derivative anche psichedeliche ma l’impatto del suono resta leggero rispetto alla grandezza delle idee proposte dalla band. Tuttavia gli Oranges stessi sono meno truci, meno spaziali, sono anche meno lovecraftiani, saltuariamente sabbathiani e si rivolgono a un rock contaminato sia dal blues che si manifesta libero e allegro, con il rock and roll e soluzioni che portano gli Orange Goblin fuori dai cliché del genere stesso. Con la produzione che smussa i suoni e conferisce spazio a ogni strumento, tutto pare calibrato, preciso, fatto per restituire una band dinamica, ciarliera nei testi. “Science, Not Fiction” forse non prende una direzione precisa ed è il risultato nel sentire le canzoni tutte con una matrice diversa, però piacciono le sue melodie che scorrono lisce. Non convincono le sue strutture, mai complete e figlie di un ibrido stoner-r’n’r/blues/hard rock. Insomma, non sono più rivoluzionari gli Oranges, con una personalità tesa a essere si più libera di divagare e dunque, si teme, a essere meno concreta.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10