(Purity Through Fire) Nonostante le premesse non fossero delle migliori, questo album mi ha sorpreso. Cominciamo dall’inizio: monicker oscenamente illeggibile, nomi e titoli mooolto inflazionati, al limite del pacchiano. Eppure, la musica parla… e come sempre dice le cose come stanno. E le cose stanno così: questo è davvero un buon album, ricco di spunti di riflessione, capace di unire tracce completamente strumentali e minimali in pieno stile Burzum con pezzi molto più black metal propriamente inteso. E anche in queste la voce entra solo a tratti e mai di prepotenza. Un disco che sembra davvero registrato lustri fa, quando il black metal era una sensazione più che un genere. Disco da avere, da comprare ad occhi chiusi, così come lo dovreste ascoltare: cuffie, finestre oscurate e voglia di lasciarsi trasportare.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10