(Purity Through Fire) Da un punto di vista ammiro la prolificità di Order Of Nosferat, duo finnico/tedesco giunto al sesto album nel giro di quattro anni, dimostrando uno stacanovismo ed un’ispirazione fuori dal comune; dall’altro lato non posso fare a meno di notare che questa ispirazione appartiene sempre allo stesso flusso creativo, che per forza di cose porta il songwriting, se non ad inaridirsi, a rendersi via via sempre più simile a se stesso, tenendo anche conto che già di per sé il loro stile è palesemente derivativo, ispirato molto chiaramente da acts come Burzum, primi Ulver e Gorgoroth. Ritengo che forse una pausa più lunga tra un disco e l’altro gioverebbe alla loro creatività ed alla ricerca di nuovi spunti, devo tuttavia ammettere che i brani godono di un fascino indubbio, sospesi come sono tra lancinanti sfuriate black metal totalmente old school e malinconiche partiture di synth di matrice drone metal, decisamente malinconiche, tenebrose e depressive, mescolate in maniera paradossalmente personale, considerando le palesi fonti d’ispirazione precedentemente citate. L’album in sé è quindi formalmente ottimo, ma il rischio dell’auto plagio è dietro l’angolo.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10