(Purity Through Fire) Il quarto album di Order Of Nosferat, Metalhead ha recensito già il precedente “Nachtmusik” QUI e il primo “Necurtatul” QUI, sigla la conferma che Anzillu, batteria, e Count Revenant, tutti gli altri strumenti e voce, sono esageratamente votati al black metal di prima maniera e tuttavia per una parte di essi con un aspetto particolare quanto significativo. Chitarre distorte in maniera greve, un po’ ‘a zanzara’, basso borbottante e tastiere pesantissime a foderare il sound. La voce, appunto di Count Revenant, è uno scream arso. Anzillu esercita il suo controllo sul tempo, sorreggendo il passo spedito dei pezzi. Nell’album ben cinque pezzi ambient, ecco dunque l’aspetto significativo di cui sopra. Sono “A Howl from the Forbidden Tower”, “Fog Hide the Secrets of the Forlorn Kingdom”, “The Lone Lord”, “Whispers from the Master’s Tomb” e “As the Sunrise Ends My Everlastin”, i quali ben si sposano con l’indole black metal di prima maniera e vicina anche a certe soluzioni di Burzum. Cinque su dieci sono dunque evasioni con i sintetizzatori, l’altra metà è black metal spoglio nei termini ma corredato di melodie neo-symphonic epiche, ispirate e degne di un mondo lontano e sconosciuto.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10