(Eternal Winter Records) È il secondo lavoro che fuoriesce dalle viscere degli italiani Orgg, il successore di “The Great White War” risalente a due anni fa (recensione qui). Gli Orgg sono una band che coltiva narrazioni storiche, non una band devota ai concept album, piuttosto una band che essa stessa si è elevata al livello di ‘concept’, un concept che volteggia attorno alla alla prima guerra mondiale, con un’enfasi sulla Guerra Bianca (Gebirgskrieg, eventi militari avvenuti nei settori alpini). “Dimonios” è ambientato nel 1917: i colori delle dolomiti si tingono di nero, di cremisi. Onore e sacrificio, paura e vittoria, vita e morte… mentre queste maestose montagne rimangono imparziali testimoni nel loro glaciale silenzio della stupidità umana. Cittadelle costruiste nei ghiacciai. L’eroica Brigata Sassari. Animali che muoiono fedeli ai loro decadenti carnefici, ovvero le forze armate. Spiriti e creature mistiche, inverni spietati, l’addio di giovani uomini consapevoli che il vero nemico non è l’avversario ma quella morte che si preannuncia orrenda. Mid tempo glaciali, groove micidiali, coinvolgimento sensoriale ed emozionale illimitato… il tutto in una impostazione black metal molto classica, fatti di cambi di tempo, blast beats, arpeggi penetranti, tremolo incisivi e linee vocali laceranti. Un nuovo travolgente album, un percorso che continua con la stessa line up, tranne per le pelli qui seviziate da David Folchitto (Stormlord, Fleshgod Apocalypse,Velch, Screaming Banshee). Una proposta musicale e teatrale alla quale è impossibile resistere!
(Luca Zakk) Voto: 8/10