(Gates of Hell Records) 7’’ di esordio per una band di cui non si sa praticamente nulla, tranne che è finlandese e che suona, naturalmente, classic heavy metal. La cosa più bella di tutto il singolo, avvolto nella sua fumosa copertina, è la intro alla Cirith Ungol di “Victims of the Night”, brano che poi si evolve in uno us speed convincente e retrò. Sul lato B, con “Drifting away”, speed ancora più diretto, addirittura da Riot primordiali, sostenuto da chitarre ben prodotto con il giusto suono vintage. MetalHead ha dato notizia: vediamo le evoluzioni…
(René Urkus) Voto: sv.