(Cosmic Swamp Records) Una rivoluzione psichedelica iniziata negli anni 60 e mai estinta. Incrocio artistico ai limiti dell’incomprensibile, dove non basta saper suonare uno strumento per poter essere amalgamati, fusi, assorbiti. Metallo disciolto nell’acido. Ritmi aggressivi, distorti al limite dell’indecenza. Effetti Larsen, che ritornano nelle tracce e diventano melodia. Melodia che viene aggredita e si trasforma in suoni striduli. Mutazione contro le leggi. Astratti musicisti si inumano in un obitorio, il loro obitorio del vaccaro, e con temperatura elevatissima, e violenti picchi zero-celsius scolpiscono l’Orrenda Acciaieria. Concetto irreversibilmente malato che esce dall’ibernazione nel 2009 per proporre sonorità che sono metallo puro, portato ad uno stato alterato. Incroci di psichedelia e rock duro. Sleaze e wah wah. Ritmi accattivanti, e melodie drammatiche. Non cantano gli Orrenda Acciaieria. La loro musica parla. Trasmette. Emette onde radio che si propagano trasversalmente e sono captabili solo da menti aperte, distorte, attive, diverse, particolari. Particolari come l’impostazione a capitoli: Il “Morbo”, aria musicale composta da quattro parti: la prima che coinvolge, la seconda che distrugge, la terza che pondera, quarta che porta ad una risoluzione allucinata. “Octopus Vulgaris”, due capitoli, che vagano tra ampi orizzonti musicali. Le conclusive due parti di “Lento Per Sigaretta” (titolo immenso), dove gli Orrenda Acciaieria rapiscono in maniera irreversibile, con la sirenica melodia della prima parte, onirico viaggio nell’arpeggio, mentre demoliscono con l’elettrizzante seconda parte. Energia con propri principi fisici sconosciuti, indimostrabili, utopistici. Un viaggio diverso. Unico. Senza ritorno.
(Luca Zakk) Voto: 7/10