(Wohrt Records) “Raw black metal from Russia”. Questa la stringata descrizione a cui si limita il flyer. Che poi, pensandoci bene, descrive al cento percento la proposta musicale degli Orthank, gruppo attivo da circa un lustro e dedito a quanto di più grezzo e cacofonico si possa incidere in campo black. Solo in cassetta per giunta… Sette le tracce che compongono l’EP registrato tre anni or sono e senza titolo se non il numero cardinale che le ordina. Se solo si capisse una sillaba del cantato la recensione potrebbe prendere più corpo; quindi ci limitiamo a descrivere quanto di udibile. I brani sono piuttosto simili tra loro: black veloce e ruvido, crudo e seminale come solo certi demo sanno essere. La produzione dietro al concepimento dei brani si sente comunque, dando in effetti un senso ben preciso all’opera. Di sicuro con gli Orthank non si andranno a esplorare nuovi lidi sonori, ma se pensate che il titolo del platter dica il vero e che il mondo sia davvero marcescente… beh, allora vi siete trovati la colonna sonora ideale per le vostre infime esistenze. Da provare…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10