(Eisenwald) Delicatezza. Un viaggio intenso tra suoni ed atmosfere musicali. Folk trasversale, ricco di influenze nordiche, decisamente radicato in quello americano, in linea con le origini del progetto, sempre assolutamente evocativo e seducente. Sean Kratz (Lucian the Wolfbearer, Ulven, ed altri) crea e suona tutto, facendosi comunque affiancare dal violoncello di Kackophonix, dai canti di Anilah (Dréa Drury), dalla voce di Michał Krawczuk (By the Spirits). Capolavoro la opener “To Reap What Has Sown”, capace di ricordare certi episodi degli islandesi Sólstafir, mentre la seguente title track porta verso scenari folkloristici, verso terre lontane, verso un misticismo seducente. Intense le vibrazioni “Cosmic Creation Through Primordial Void”, forse il brano più in direzione Wardruna, mentre ci si lascia andare nei vasti territori statunitensi con le bellissime “Folk Of The Woods” e “Mountain Shamanism”, entrambe dominate da folk incrociato con il country, ed un violoncello semplicemente divino. La voce di Anilah eleva le percezioni tribali di “Wights”, “Old Ways” regala una stupenda chitarra classica, mentre si viaggia su un ambient melodico con l’intensità di “Inner Flame”. C’è malinconia su “In Death (Carry Me Home)” (feat. Michał Krawczuk), una malinconia che diventa scenografica con la seguente “Eihwaz (The Beating Heart of Yew)”. Ancora folklore di matrice americana con “Appalachia”, prima della stupenda e conclusiva cover, “Nights in White Satin” dei The Moody Blues. Violoncello sublime, corde immense e deliziosamente ricche di vibrazioni country. Poesia sonora di eccellente livello: un album nel quale abbandonarsi, lasciarsi andare, liberandosi da ogni sentimento, sia positivo che negativo, verso un nuovo livello di coscienza spirituale.
(Luca Zakk) Voto: 8/10