(Sepulchral Productions) Con all’attivo un EP, i canadesi Ossuaire debuttano grazie a questo primo capitolo di un concept che intende estendersi fino alla successiva release. Black metal canadese, oscuro, opaco, espresso su tematiche che descrivono la caduta del Cristianesimo ed una desiderata ascesa della pura eresia. Melodici ma violenti, dannatamente oscuri ma veri, un black che vanta purezza strutturale, un black tradizionale ma con quella componente atmosferica aggiuntiva tipica del sound del Nord America. La title track è subito spietata con divagazioni rituali, ma è l’impattante “La Procession des Flagellants” ad intensificare i livelli qualitativi dell’album, un brano con una radice di suono a-là Burzum, ma coronata da ritmiche pulsanti, break down oscuri con mid tempo laceranti. Decisamente molto avvincente “La Flamme noire de Ge’henom”, rituale e folkloristica “Exhortation”, incalzante il mid tempo di “Saints Céphalophores”, traccia che dopo la metà accelera e diventa impaziente, disperata, furiosa, accompagnando verso la conclusiva “La Grande Apostasie”, una canzone imponente, lunga oltre undici minuti durante i quali troneggia furia e potenza… prima dell’oscuro epilogo, marziale ed apocalittico. Black metal denso, travolgente, attraente: gli Ossuaire sono sinceri, schietti, genuini e fedeli alle radici del genere. Cantano ovviamente in lingua madre, sono votati ad un black ortodosso, ma non evitano l’iniettare dettagli e risvolti interessanti, tanto da garantirsi una buona distanza dall’essere giudicati ovvi e scontati. “Premiers Chants” è black metal a tutti gli effetti, ma arricchito da un sorta di personale alchimia che lo rende peculiare, caratteristico: una cosa non udibile direttamente, piuttosto un qualcosa che l’ascoltatore può solo percepire, lasciandosi andare, abbandonandosi totalmente.
(Luca Zakk) Voto: 8/10