(Blood Harvest) Provo un mix di gioia e rammarico a recensire un lavoro come “Possession Of The Flesh”. La gioia deriva dal fatto di avere la fortuna di sentire un disco molto valido, violento ed estremamente variegato, mentre il rammarico proviene dall’incapacità di capire come una band come gli Ossuary Insane sia passata praticamente inosservata, nonostante un songwriting di livello sicuramente superiore a quello di tante bands più blasonate. Formatisi nel 1991 con il moniker Ossuary, nel 1995 la formazione del Minnesota cambia il nome in Ossuary Insane, incidendo tre demo ed un full length intitolato “Demonize The Flesh”, caratterizzato da un death metal estremamente dinamico, ricco di assalti brutali, rallentamenti repentini, vocals indemoniate (la voce di Cantor Celebrant, morto suicida nel 2011 ricorda vagamente quella di Glen Benton) ed un’attitudine thrash/hardcore accostabile ai Malevolent Creation, pur non disdegnando partiture vicine al technical death metal dei Suffocation. Nel corso degli anni, il terzetto aggiunge due membri in formazione, passando a cinque elementi, con i quali vengono registrati nuovi pezzi, finora mai pubblicati e raccolti finalmente in questo “Possession Of The Flesh”. Sono lieto del fatto che ultimamente si sia rinnovato l’interesse verso il death metal old school, perché i brani contenuti in questo album meritano di essere presi in considerazione. Tecnica, potenza e brutalità, per un death metal classicissimo nella forma, eppure con una personalità che rende “Possession Of The Flesh” un lavoro unico nel suo genere, per una band inspiegabilmente fin troppo sottovalutata.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10